Intervista al prof. Andrea Canevaro, referente scientifico della manifestazione.

  • prof. Andrea Canevaro

    “Nell’anno in cui si ricorda il centenario della morte di Giovanni Pascoli, Handimatica porta come sottotitolo e tema conduttore una frase tratta da “Il Fanciullino”. Per Pascoli, il fanciullo che è dentro di noi, “guarda tutte le cose con stupore e con meraviglia”, “scopre nelle cose le relazioni più ingegnose”, “riempie ogni oggetto della propria immaginazione” e in questo modo crea; dunque “Il nuovo non si inventa: si scopre”.

    Che senso hanno queste parole a un secolo di distanza?

    La prima decade del nuovo millennio ci presenta scenari complessi, dalle molteplici facce. Con l’esplosione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, internet, cellulari, palmari, tablet si sono introdotti pervasivamente nelle nostre vite. Essere sempre online, raggiungibili, collegati, informati, … può rivelarsi un’ossessione o un’opportunità, occasione di discriminazione o strumento di partecipazione.

    Spazio e tempo vengono vissuti in modo diverso dal passato: si può chiacchierare faccia a faccia con un amico lontano come fosse di fronte e si può lavorare, comprare, accedere a servizi e informazioni dalla propria casa e a qualunque ora; ma al contempo ci si sente soli e fragili ed è difficile conciliare tempi di vita e di lavoro, in un contesto di contrazione dei nuclei famigliari, denatalità, invecchiamento.

    La crisi economica e di valori rende più urgente l’interrogativo sul percorso fatto, se sia stato reale evoluzione o eccessiva accelerazione.

    L’evoluzione è un processo paziente che si muove con continuità, giorno dopo giorno e vive di un contributo corale, fatto di fili che si intrecciano e compongono ciò che nessuno di loro poteva immaginare … L’accelerazione invece procede a salti improvvisi e fa emergere figure destinate ad affermarsi e diffondersi, gli esperti.

    Ma evoluzione e accelerazione convivono, magari con l’accelerazione che occupa la scena, e l’evoluzione che scorre lenta in profondità, come un fiume carsico. Sono complementari. Anche nel bene: ad esempio, possiamo avere una normativa illuminata, inclusiva, che non è in sintonia con l’evolversi lento dei pregiudizi e degli stereotipi. La normativa si sintonizza su quanto la ricerca suggerisce, mentre le credenze sono sincronizzate su immagini sociali tutt’altro che superate.

    Dunque ricerca scientifica e pratica quotidiana possono essere il terreno di alleanza fra evoluzione e accelerazione.

    Questo vuole presentare anche Handimatica: da un lato l’attenzione alle novità tecnologiche e alla ricerca, dall’altra le esperienze e la ricerca-azione, perché spesso a produrre vera innovazione è chi vive i problemi non solo da vicino, ma abitandoli. Sono tanti gli operatori, i famigliari di disabili e le stesse persone con disabilità che, ponendosi come “artigiani” delle tecnologie, riescono a “scoprire” e fabbricarsi” gli strumenti adeguati al bisogno. E’ la creatività come scoperta di relazioni diverse fra oggetti conosciuti, quella stessa che negli anni recenti ha cavalcato il web 2.0 per portarci da consumatori a ConsumAttori, capaci di decidere che cosa ci serve e di contribuire a produrlo.”

    Da un’intervista al prof. Andrea Canevaro, Università di Bologna, supervisore scientifico di Handimatica – 27 marzo 2012

  • Sponsor e Partner

     




  • Si ringraziano