Workshop
Il diritto di leggere:  politiche istituzionali e innovazioni tecnologiche per l'accesso dei disabili all'informazione e alla cultura

 

Anna Maria Brandinelli - Biblioteca Sala Borsa Bologna


Buongiorno a tutti.

E’ stata Marina Vriz, in realtà,  l’organizzatrice di questa giornata, insieme a Carlo Loiodice, riuniti nell’Asphi.

Al Rotary Club va il mio più caldo ringraziamento, per aver dato alla Biblioteca Sala Borsa l’opportunità di ospitare postazioni sia per i disabili visivi, sia per i disabili motori. E ringrazio il Rotary anche per averlo fatto attraverso Asphi.

Le quattro postazioni per i disabili visivi sono in funzione grazie anche alla cura con cui Carlo ci ha continuamente  seguito, prodigo di consigli, protagonista di  sperimentazioni e suggeritore di comunicazioni. Oggi anche chi come disabile della vista o ipo-vedente consulta il sito di Sala Borsa, trova la mano di Carlo nella descrizione delle postazioni e dei servizi offerti dalla biblioteca.

Solo da oggi abbiamo in funzione le postazioni dei disabili motori e sappiamo che è ancora molto lungo il cammino  che dobbiamo percorrere prima di poter dire di avere costruito davvero un servizio. Oggi abbiamo le attrezzature, ma il servizio è certamente qualche cosa di molto più complesso, di molto più ricco, fatto di capacità di cogliere le articolate, diverse necessità degli utenti, di rispondere ad esse in modo appropriato, a comunicare reali capacità di accoglienza e di integrazione.

Speriamo di imparare, oggi, cosa dobbiamo fare. Ascolteremo il rapporto dei colleghi che oggi hanno accettato con tanto entusiasmo l’invito a parlarci delle loro esperienze un po’ da tutta Italia, di bibliotecari che hanno voluto incontrare la disabilità, esperienze di disabili che si sono fatti forti e hanno rivendicato un diritto, hanno sviluppato l’analisi dei problemi che avevano e che volevano vedere risolti,  hanno definito i requisiti di servizi soddisfacenti, per potersi gustare lettura, informazione, conoscenza, diritti che tutti noi abbiamo e a cui la disabilità non deve frapporre una barriera. Questo è parte ovviamente di un discorso molto ampio che mi guarderò bene dal tentare di fare in questa sede, perché penso che chi è venuto qui lo abbia profondamente radicato nel cuore.

Mi piace molto che, per definire il tema della giornata, sia stato sottolineato il diritto di leggere, qualcosa che colloca la lettura alla pari con tutto ciò che deve aiutare, consentire alle persone con disabilità a vivere e condurre una vita normale. Si è posto in primo piano il diritto di leggere e quindi di informarsi, di godere del piacere della lettura e della fruizione di ciò che è arte, scienza, cultura. Il diritto di condividere con tutti ciò che per tutti è stato è stato elaborato sul piano scientifico, artistico, letterario.

La Biblioteca Sala Borsa è stata molto fortunata perché ha potuto avvalersi di tante risorse che sono state messe a disposizione perché eravamo città europea della cultura nell’anno 2000. Le nostre postazioni sono un dono del  Rotary Club finalizzato a questo diritto di leggere, a questa volontà di superare barriere. Siamo molto fortunati perché Sala Borsa effettivamente sta diventando una biblioteca di tutti, abbiamo numeri di frequentazione, di iscritti, di prestito, di fruizione  di tutti i servizi incredibilmente alti, a livello di paesi scandinavi.

Questo forse sta rendendo difficile il compito, che abbiamo accettato con gioia, di voler dare un servizio compiuto per tutti, anche per i disabili, obiettivo che richiede un intenso e intelligente lavoro di avviamento, formazione, comunicazione.

Speriamo di venirne fuori con i vostri consigli, con quanto impareremo oggi. Per poter imparare da tutti dovremo tutti tenere tempi molto stretti.

Chiedo ai nostri ospiti, ai nostri collaboratori dovrei dire, di tenersi entro i cinque minuti.

Proverò a essere molto severa in questo senso: in cinque minuti si possono dire molte cose se si cerca di andare al succo del testo che avete preparato, cercando di essere chiari ed esaustivi, avendo in mente tempi più generosi; questo per lasciare un minimo di spazio anche alle domande di approfondimento che sicuramente i vostri interventi provocheranno.

Chiedo di aprire gli interventi a Lidia D’Alfonso, che è qui in rappresentanza di Rosaria Campioni per la Soprintendenza ai beni librari dell’Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna,  in quanto la Soprintendenza ha l’onore e l’onere di guidare le biblioteche di ente locale dell’Emilia-Romagna nel loro percorso di servizio e di miglioramento continuo dei servizi al pubblico.

Lidia penso potrà dirci quali sono le politiche che la Regione cercherà di perseguire nell’area di cui oggi ci occupiamo.

 

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