Seminario a tema
“Accessibilità degli strumenti informatici: un percorso in evoluzione”

 

Pierluigi Ridolfi - Componente CNIPA

"INTRODUZIONE."


Il programma dei lavori è confermato, abbiamo tutti gli oratori meno il dr. Scano che a causa scioperi non è riuscito a partire da Venezia col vaporetto, per cui manteniamo il programma qui stampato e il sottosegretario Magnolfi parlerà alla fine per darci il messaggio del Governo e confermarci i programmi che il Governo intenderà fare a questo riguardo. 

Due parole di introduzione.

La legge sull'accessibilità, legge famosa che è passata all'unanimità, è stata una legge alla quale ha lavorato molto anche la qui presente senatrice Magnolfi, questa legge è completa di regolamento, è completa di regole tecniche e comincia a essere applicata nel nostro paese, in realtà c'è ancora molto da fare. 

Quando noi diciamo che la parte normativa è terminata, diciamo una cosa non vera perché c'è un articolo importantissimo, l'art. 5, che disciplina i libri di testo che è ancora lungi dall'essere risolto. 

Sta per uscire un decreto ministeriale che in qualche modo sistema le cose però c'è ancora molto da fare.

 C'è l'art. 7 che riguarda la multimedialità dove c'è ancora molto da fare e poi soprattutto ci sono i nuovi orizzonti, io ho sempre interpretato questa legge come un primo passo importante perché parte con internet, parte i servizi via web che sono cose evidenti, che si capiscono bene, ma in realtà lo spazio di azione della legge è molto più vasto, riguarda innanzi tutto l'usabilità che è cosa ben più grande dell'accessibilità, e poi è proiettata anche verso tutte quelle che sono le telecomunicazioni. 

Noi adesso abbiamo lo scandalo dei telecomandi dove chiaramente l'ottica non prende neanche in considerazione il problema dei disabili, abbiamo il problema del digitale terrestre, abbiamo nuovi modi di comunicare. 

Sta nascendo però nel nostro paese un'attenzione a questi argomenti non trascurabile, tra l'altro con grande piacere io ho notato che in Europa noi siamo all'avanguardia in questo campo, siamo all'avanguardia certamente nel campo normativo e siamo anche all'avanguardia nel campo dell'attenzione a questi nuovi sviluppi tecnologici. 

L'America è più avanti di noi con il famoso 508 act, questi problemi li ha affrontati da tempo, quello che è interessante notare è che in America queste cose sono state viste subito come un fatto di grande civiltà, sono state accettate immediatamente, tutte le società hanno fatto operazioni nel senso dell'apertura di orizzonti verso l'accessibilità, all'usabilità, senza protestare. 

In Italia non è così, ogni volta che facciamo un passo in avanti c'è una lunga trattativa che bisogna fare con le associazioni, con i produttori e a questo punto nasce un problema che oggi pomeriggio in qualche modo affronteremo, almeno come tematica. 

Fatta la legge, la legge che di fatto non ha sanzioni, ha delle sanzioni molto moderate, diceva è giusto, è il momento di fare qualcosa di più, dobbiamo premere perché le cose che abbiamo detto nella legge si facciano veramente, occorrono multe qualche cosa del genere, perché altrimenti, se non c'è una multa, una corrente di pensiero dice che non accade niente in Italia. 

Io sono un po' dell'opinione contraria, sono sempre stato dell'opinione che le sanzioni servono a poco in questo campo, serve il convincimento, serve la pazienza, servono i tavoli di raccordo, infatti il lavoro che è stato fatto in questo campo dalla segreteria tecnica diretta dal dottor De Vanna è stata un'opera mirabile di convincimento. 

54 persone, rappresentanti 54 enti importanti, hanno vissuto per anni insieme per cercare di capire i problemi, trovare le soluzioni e siamo sempre arrivati a delle soluzioni praticamente all'unanimità. 

Va bene, questo come premessa. 

Abbiamo davanti un campo estremamente interessante, siamo fieri di quello che è stato fatto fino adesso, siamo umilmente proiettati verso un futuro certamente più stimolante. 

A questo punto diamo subito la parola agli interventi, cercando di stare tra i 10-15 minuti ciascuno in modo tale da darci l'obiettivo di chiudere per le 18-18,15.

Ennio, a te la parola.

(Testo non rivisto dal relatore)

 

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