Seminario a tema
“Accessibilità degli strumenti informatici: un percorso in evoluzione”

 

Ennio Paiella - Fondazione ASPHI

"Il ciclo dell'accessibilitA'."


Questo intervento vuole toccare alcuni aspetti generali sul tema dell'accessibilità, probabilmente già noti in tutto o in parte, ma che comunque può essere conveniente riprendere per metterli a fuoco. I relatori che seguiranno vi presenteranno più in dettaglio esperienze, novità e così via. 

Ho quindi provato a immaginare il percorso che deve seguire un qualsiasi ente, azienda, organizzazione, struttura, ministero che voglia affrontare il tema dell'accessibilità. 

Si tratta ovviamente di una schema semplificato al fine di fissare alcuni concetti.

Se l'obiettivo da raggiungere è l'accessibilità, tema di cui si parla molto, di cui esiste anche una legge, allora per prima cosa devo capire cos'è questa accessibilità? 

E' questo il punto di partenza fondamentale. 

La prima azione dev'essere quindi una istruzione per capire quali sono i concetti, il valore, il significato dell'accessibilità, perché se non si acquisisce e non se ne comprende il valore, allora non si va molto lontano su questa strada. 

L'accessibilità deve essere recepita come quell'attributo dei sistemi informatici che rende possibile l'inclusione anche delle persone disabili o, più in generale, delle persone che si trovano in condizione di svantaggio. 

Questo è un concetto molto più ampio perché, per esempio tutte le persone anziane che cominciano ad avere problemi di vista, di udito, di movimento, persone con bassa scolarità o più in generale in una situazione di handicap culturale, tutte queste sono coinvolte nel tema dell'accessibilità. 

Tra l'altro, proprio su questi concetti, ho avuto l'occasione di sentire una presentazione un paio di giorni fa a Bruxelles dove un vice commissario della Comunità Europea ha parlato del tema dell'inclusione di tutte le possibili categorie svantaggiate, presentando i programmi veramente ambiziosi di e-inclusion della Comunità Europea. 

Per quanto riguarda l'accessibilità si fa riferimento ai siti web, anche se poi il discorso è più generale: a livello europeo si stima che circa 3% dei siti possano essere considerati accessibili: ecco, l'obiettivo entro il 2020 è di arrivare a un target vicino al 100%, obiettivo ambiziosissimo, indicato anche nella recente dichiarazione di Riga. 

Un altro aspetto che è stato sottolineato è come la percentuale di persone che accedono, che hanno la possibilità di accedere, sia proporzionale al PIL, quindi c'è anche una valenza di carattere economico in questo concetto di accessibilità. 

Fatto il primo passo e avendo capito qual è il significato ed il valore dell'accessibilità, il secondo passo è "va bene, ho capito che è importante e voglio farlo: adesso per farlo cosa occorre?" Quello che occorre è un'adeguata istruzione di carattere tecnico, cioè bisogna imparare quelle regole con cui costruire o ristrutturare un sito in modo accessibile. 

L'istruzione è veramente il fondamento su cui costruire qualunque progetto serio di accessibilità.

Una volta istruiti si possono presentare nel nostro schema due possibili alternative: una in cui devo costruire un sito ex novo, oppure ho un sito già esistente. 

Se ho da costruire un sito nuovo, lo costruirò secondo le regole che ho imparato, quindi otterrò un sito che è accessibile.

Se invece ho un sito che già esiste allora devo verificare qual è il livello di accessibilità (secondo le regole che sono codificate dalle legge esistente), vedere cos'è necessario fare, effettuare le modifiche per sistemarlo e alla fine otterrò pure un sito accessibile. 

Quindi seguendo entrambi i rami dello schema il prodotto (sito web) finale che ottengo è un prodotto accessibile.

Ora noi tutti sappiamo che un sito, un'applicazione informatica in generale, è un'entità soggetta a continue modifiche, aggiornamenti, ristrutturazioni e così via, per cui è molto probabile, praticamente sicuro, che dopo un certo periodo di tempo sarà necessario riverificare qual è il livello di accessibilità. 

Ecco quindi che dobbiamo ritornare al processo di verifica dell'accessibilità, di sistemazione e così via. Da qui il titolo dell'intervento che è "il ciclo dell'accessibilità": l'accessibilità infatti è un processo, non è un evento una tantum, questo dovrebbe essere tenuto ben presente.

Da questi processi di verifica, come sottoprodotto, si può avere l'autorizzazione ad esporre un logo. Il logo è un argomento molto dibattuto. Il logo rappresenta graficamente e immediatamente il fatto che c'è un interesse verso il tema dell'accessibilità e quindi è sicuramente un indice di sensibilità, però occorre evitare di cadere nella trappola del logo come fine a se stesso, cioè di fare l'accessibilità per ottenere il logo solo per fregiarsi di questo bel simboletto. 

Inoltre il logo, siccome il sito cambia continuamente, è anche un qualche cosa che deve essere certificato periodicamente mentre può capitare di trovare certi siti che hanno una sfilza di loghi come le medaglie al valor militare, e magari questi sono stati messi un anno, due anni, tre anni prima e non hanno più niente a che vedere con il reale stato del sito in quel momento.

Un cenno infine alla Fondazione ASPHI che lavora da tantissimo tempo sull'accessibilità, che ha anche collaborato con le istituzioni su questo tema. 

Riprendendo il nostro schema, che cosa possiamo offrirvi?

Possiamo offrivi l'istruzione, in particolare la parte di sensibilizzazione al tema dell'accessibilità, ma anche la formazione tecnica. 

Poi possiamo fare le verifiche tecniche e soggettive perché ASPHI è un valutatore certificato del CNIPA, quindi è negli elenchi del CNIPA. 

Possiamo anche fare delle prove pratiche di fruibilità coinvolgendo persone con diversi tipi di disabilità, possiamo fornirvi in generale consulenza. 

Alcuni brevi messaggi come riepilogo. 

Innanzi tutto l'accessibilità non si deve fare perché c'è una legge o perché si vuole ottenere il logo, l'accessibilità si fa se si è convinti del suo valore, che può essere valore sociale, valore economico, o entrambi. 

E poi l'accessibilità non è un evento a se stante, ma è un processo e deve far parte di una cultura dell'azienda, dell'organizzazione.

Se avete bisogno di qualunque cosa sul campo dell'accessibilità, potete fare riferimento ad Asphi e noi saremo lieti di aiutarvi.

Grazie.

 

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