Quando le tecnologie si uniscono alle competenze, anche nelle crisi più profonde si possono intravedere opportunità.

Da questo punto di vista, La XII edizione di Handimatica, organizzata da Fondazione ASPHI Onlus è stata un atto di fiducia e una testimonianza di perseveranza. Fiducia nelle grandi possibilità che possono scaturire dall’unione di competenze e tecnologie per la messa a punto di efficaci soluzioni a sostegno delle comunità. Perseveranza nel perseguimento di un modello operativo che caratterizza i 40 anni di vita della Fondazione ASPHI, basato su una originale sintesi che integra sostegno da parte del mondo delle imprese, volontariato e capacità progettuali in una prospettiva di lungo periodo. Non a caso il titolo del convegno inaugurale “Competenze e tecnologie per l’inclusione: oltre l’emergenza per lo sviluppo del terzo settore” ha fatto riferimento alla necessità di passare dall’emergenza alla strategia per lo sviluppo del terzo settore.

La pandemia ha infatti reso ancora più evidente la necessità di poter contare su una rete di sostegno alle categorie sociali maggiormente colpite: dagli anziani ai disabili adulti, dagli studenti con difficoltà di accesso alle tecnologie digitali per limitare al massimo, con la didattica a distanza, il deficit formativo dovuto alla chiusura delle scuole ai lavoratori con disabilità coinvolti nello smart working, ed alle moltissime persone che hanno perso o hanno visto di molto diminuire la propria capacità di reddito.

Molti di questi ambiti sono stati forzati ad avvicinarsi inaspettatamente ed in tempi rapidissimi alle tecnologie digitali. E proprio l’accesso alla tecnologia ha consentito in molti casi di resistere, di limitare gli effetti negativi della crisi che stiamo attraversando. Così come le difficoltà di accesso alla tecnologia hanno reso ancora più gravi i disagi di quanti ne sono strati esclusi.

Anche il terzo settore, fortemente coinvolto nel sostegno delle reti sociali, deve confrontarsi con una fortissima accelerazione di quella trasformazione digitale con la quale, a volte timidamente, a volte in modo più deciso, cominciava a confrontarsi. Ed oggi guarda al mondo delle tecnologie con una nuova attenzione e curiosità.

Tutto questo pone con forza il tema delle competenze, non solo tecnologiche naturalmente. Ancora oggi per ASPHI ripartire dalle competenze, vuol dire fare conoscere le potenzialità delle tecnologie a chi opera nei contesti di inclusione e cura, alle persone con disabilità e fragilità ed ai loro familiari. Vuol dire anche capacità di coinvolgere i territori e nello stesso tempo creare reti di relazioni a livello nazionale ed internazionale, valorizzare il volontariato e nello stesso tempo creare ed alimentare rapporti costanti col mondo delle imprese e delle istituzioni. Tutto ciò richiede, infine, un nuovo rapporto fra aziende, enti finanziatori, Istituzioni e organizzazioni del terzo settore, per sviluppare iniziative efficaci e incisive.

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