HANDImatica 2006 - Presentazione Spazio Libero
"Progetto Stralisco: Un diritto e una scommessa per l'integrazione scolastica"
Laboratorio Zonale Ausili Azienda USL Prato U.O. Recupero e Rieducazione Funzionale

 Giovedì, 30 Novembre
Sala GIALLA, ore 15.30 – 16.00 


Premessa

Il progetto porta il titolo di un famoso libro di Roberto Piumini. Come in quel libro il nostro progetto prende avvio dalla storia di un bambino impossibilitato a muoversi di casa (per una grave malattia). Nella storia di Piumini è un pittore ad esser chiamato a dipingere le stanze della casa in cui il bambino vive per creare un contatto tra lui e il mondo esterno. Nella realtà del nostro progetto è stata invece la scuola ad esser chiamata a creare un legame tra R.M. e la realtà dei suoi coetanei, in un progetto di "integrazione a distanza". 

LO STRALISCO E UNA "PIANTA LUCCIOLA" IN TUTTO SIMILE AL GRANO MA CHE DI NOTTE BRILLA ALLA LUNA, un' invenzione del bambino di Piumini che così arricchisce la realtà di qualcosa che ancora non esisteva. Così, nel nostro pur modesto vissuto, la partecipazione di R.M. ha arricchito il percorso educativo e didattico dei suoi compagni e della scuola tutta costringendola ad inventarsi nuovi "sentieri" perché a nessuno fosse negato il diritto di partecipare ad un momento così importante della vita di una comunità come il processo scolastico. Così un fiore inventato è diventato il simbolo della volontà della scuola di essere sempre aperta a tutti.

Progetto ed obbiettivi del progetto

Il nostro progetto prende avvio nella.s. 2002/2003 nella scuola elementare a tempo pieno di Diecimo (LU) prendendo le mosse da UN DIRITTO e da UNA SCOMMESSA. 

Il DIRITTO è quello di un bambino (R.M.) impossibilitato a frequentare regolarmente la scuola da una grave patologia ma fortemente motivato a partecipare comunque all'esperienza scolastica con i propri compagni, a far valere, insomma, il proprio diritto all'educazione ed all'istruzione alla pari di tutti gli altri bambini. 

La SCOMMESSA invece, è stata per la scuola, quella di dar vita ad un processo D'INTEGRAZIONE A DISTANZA che rappresentasse un percorso significativo anche per gli altri alunni, un aumento della "qualità della scuola" per tutti. 

A distanza di 3 anni, al termine del percorso all'interno della scuola elementare, e mentre il progetto si avvia a passare alla scuola media, possiamo dire che il nostro progetto d'integrazione è riuscito più che positivamente e che, per quanto ci riguarda, quella scommessa è stata senz'altro vinta. 

La presente documentazione vuol rappresentare una "traccia" concreta del percorso che insieme abbiamo seguito in questi anni, il segno di una "strada" che, pur tra tante difficoltà, siamo felici di essere riusciti ad aprire. 

Il percorso svolto in questi 3 anni perciò è stato quasi totalmente "autocostruito" ed ha in effetti rappresentato un valido strumento di lavoro per l'integrazione di R.M. nel contesto scolastico, arricchendo, al contempo, l'esperienza educativa degli altri alunni della scuola. 

Così si è realizzato, almeno in parte, quel "doppio legame d'interscambio" insito nel titolo del progetto: "La scuola va a casa…..anch'io sono a scuola!". lll progetto si è servito dell'integrazione a distanza tramite il computer e videoconferenze. 

Si è reso quindi necessario programmare con attenzione tutto il lavoro delle videoconferenze in modo da garantire sempre questa valenza di "attività comune" per tutti gli alunni, sia per la parte delle videoconferenze dedicata al percorso più strettamente "didattico" e di verifica degli apprendimenti, sia per quella rivolta al percorso educativo sull'intercultura che in questi tre anni è stato svolto.


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