Può un ragazzo con il cervello terremotato da una meningite infantile sviluppare apprendimento? In particolare come l'utilizzo del computer può stimolare e favorire questo processo? A queste non semplici domande cerca di dare una risposta in termini di esperienze l'associazione di volontariato "Vedrai" che ha allestito presso l'Istituto comprensivo "Pertini" di Ovada un laboratorio con cadenza settimanale titolato "Computer e grave disabilità, intrecciata ad epilessia".
I risultati di otto anni di sperimentazione con Davide sono presentati nel Quaderno 5 del Centro Nuove tecnologie per l'integrazione Hanna, in distribuzione alle persone interessate presso lo stand dell'Istituto Pertini qui ad
Handimatica.
Non conoscendo il ragazzo nè alfabeto nè codici numerici, nè riuscendo ad andare oltre lo scarabocchio a livello grafico, si è invece puntato molto all'intreccio tra immagini e linguaggio verbale residuo.
Il computer è stato un mediatore eccezionale.
La multimedialità (poco importa se con vecchi o nuovi programmi per la costruzione di prodotti multimediali) ha stimolato il ragazzo, ne ha catturato l'attenzione e suscitato motivazione.
Molto importante è stata la fase della ripetizione, del rivedere le pagine via via costruite, del riascoltare e commentare infinite volte dialoghi registrati nell'ipermedia . Questa attività di esercitazione della memoria è stata molto proficua.
Si sono costruiti alcuni semplici quaderni ipermediali su argomenti che sono partiti dalla vita quotidiana di Davide ("Lascia in pace", "Vedrai") per poi passare a temi maggiormente scolastici come i numeri, i colori, il mio corpo, le stagioni, spazio e tempo, i mezzi di trasporto.
Parallelamente alla costruzione lenta, ripetitiva ma costante delle pagine ipermediali si sono sviluppati molti dialoghi verbali su argomenti essenziali e semplificati, attinenti la vita quotidiana del ragazzo: una sorta di logopedia indotta sia dalla multimedialità; sia dalla molteplicità dei canali comunicativi (compresi quelli corporeo e musicale) messi in campo nel progetto educativo.