PRESENTAZIONE
A CURA DI: -
Università degli Studi di
Verona - Dipartimento di Scienze dell’Educazione
Facoltà di Scienze Motorie - Cattedra di Pedagogia Speciale
Vi.Re.H. - Virtual Reality for Handicap Project Group
OBIETTIVI
E FINALITA'
L'intervento illustrerà una specifica modalità di progettazione pedagogica per interventi di riabilitazione/rieducazione e/o di formazione professionale di persone disabili o affette da handicap in cui si utilizzino tecnologie informatiche.
A
CHI SI RIVOLGE
Educatori, Insegnanti di Sostegno, Operatori sociali nel campo della disabilità e dell'handicap, Informatici.
CONTENUTI
L'intervento mira a presentare un paradigma di progettazione pedagogica per gli interventi educativi in cui il supporto tecnologico assume il ruolo di mediatore rilevante.
Il modello che si va a proporre, ben inquadrato nello scenario teorico della pedagogia speciale, mira a tenere in evidenza l'elemento principale e imprescindibile di qualsiasi interazione educativa: l'elemento umano
(humanware).
È un dato come, nell'ambito della riabilitazione/rieducazione e/o nella formazione professionale di persone disabili o affette da handicap, l'applicazione delle tecnologie informatiche e della comunicazione rischi di procedere alla cieca (e di risultare, al limite, fallimentare), se non correttamente indirizzata e sorretta da una progettazione pedagogica che tenga in primo piano le relazioni delle persone coinvolte nella prassi educativo-formativa: il soggetto disabile, gli operatori/educatori, la comunità educante.
Una corretta declinazione pedagogica del mediatore tecnologico diventa pertanto imprescindibile quando esso è implicato per il superamento della disabilità (e, soprattutto, dell'handicap): nella nostra interpretazione, il media, al di là della sua mera connotazione di ausilio, assurge a nodo di convergenza di relazioni umane entro condizioni pedagogiche determinabili e determinate, senza la definizione delle quali, nonché degli obiettivi conseguiti e di quelli da conseguire, l'azione educativa (e i mediatori coinvolti) non possono garantire quell'incremento di sviluppo e di riduzione di asimmetria che caratterizzano qualsiasi processo educativo.
RELATORI