Seminario a tema
“La domotica e le tecnologie per l'aiutare nel progetto di autonomia della persona: strumenti, percorsi, esperienze”

 

Lorenzo Tesauri - Has Italia

"L'evoluzione delle tecnologie per la sicurezza della persona a domicilio e in ambiente esterno."


Oggi vorrei trattare un argomento abbastanza specifico, sempre legato alla domotica ma in modo particolare tutto quello che riguarda le funzioni per la sicurezza della persona . La domotica si occupa di confort, benessere, semplificazione della gestione dell'edificio, automazione.

Una cosa che, negli ultimi anni mi sta interessando in modo particolare è tutto quello legato alla sicurezza delle persone intesa come safety, cioè come, attraverso le tecnologie domotiche, possiamo rendere sicura la vita delle persone all'interno della casa. 

Innanzi tutto quello di poter far rimanere il più possibile le persone, qualsiasi persona, in sicurezza a casa propria. Questo cosa vuol dire? Vuol dire che la domotica ha già le caratteristiche intrinseche per potere raggiungere questo obiettivo. 

In modo particolare tutti i sensori, oggi utilizzati per la domotica, sensore di presenza, sensore di allagamento, sensore fumo, tutto quello che abbiamo già visto scorrendo le immagini , può essere mirato a un obiettivo: mettere in sicurezza la persona.

Vorrei estendere il concetto di sicurezza. Per sicurezza non dobbiamo più intendere solo la gestione dell'evento al suo insorgere ma dobbiamo incominciare a ragionare in termini di sicurezza storica e preventiva, anche a questo serve la Domotica.

La raccolta di tutte le informazioni che nascono dalla sensoristica all'interno della casa, possono essere trattate con un'attenzione particolare per raggiungere il nostro obiettivo. In che modo? Elaborando e mettendo in relazione le informazioni, andando a sviluppare meglio quelle che fino ad oggi sono stati dei semplici dati statistici degli allarmi. Solo incrociando queste informazioni riusciremo a sviluppare quella che è una nuova logica di monitoraggio preventiva della persona.

Quindi le tecnologie domotiche viste come tecnologie per la prevenzione.

Riporto alcuni esempi;

Il cambio ti una terapia può portare ad uno stile di vita diverso, ritmi, movimenti, presenza o assenza all'interno di una stanza diversi da prima , tramite i sistemi di monitoraggio Domotici è possibile rilevare queste varianze e pertanto codificarle e interpretarle.

Se prendiamo per es. un anziano potremmo avere dati che provengono da una lettura degli allarmi derivanti del sensore incendio che rilevando un pentolino del latte che deborda un po' troppo spesso e l'informazione che rileviamo con il sensore di presenza, che ci comunica che di notte, il nostro utente si alza frequentemente, che va a letto tardi e che si alza presto la mattina, potremmo iniziare a capire che il problema non è di una perdita della memoria ma probabilmente solo di mancanza del sonno.

Le tecnologie per raggiungere questi obiettivi sono quelle che tipicamente definiamo come soluzioni per il monitoraggio della home area, quindi tutto quello che ruota attorno alla casa.

Oggi la Domotica ci permette di andare oltre e di integrare anche sensori speciali e particolari come il sensore di occupazione letto, di incontinenza, un tappettino per es. per monitorare determinati passaggi, ecco pertanto che sempre più la domotica ormai è integrata anche con tutte quelle tecnologie che rientrano nella sfera della Body Area.

Un altro aspetto fondamentale, importantissimo sempre nella home area, sono i sistemi di trasmissione interni della casa. Oggi sempre più abbiamo delle tecnologie che utilizzano come mezzo trasmissivo la radiofrequenza.

Una radiofrequenza a bassa emissione pertanto non invasiva ma molto flessibile a basso costo e molto facile da installare, molto veloce nell'essere tolta anche, perché potrei non averne più bisogno, perché potrei trasferire questo tipo di tecnologia presso un'altra abitazione e soprattutto perché potrei averne bisogno anche all'esterno o in altri luoghi.

Visto che oggi ricopro la figura di tecnologo, vorrei portare alcune esperienze anche in merito a delle sperimentazioni, e delle ricerche che si stanno facendo, partendo sempre dall'esperienza della domotica. Uno dei grossi problemi, è quello di fare "indossare tecnologie" che possano permettere il monitoraggio nella Body Area, è sempre stato difficile e difficile lo sarà sempre, anche se da una comunicazione che mi davano qualche giorno fa sembra che in Italia dopo la biancheria intima, il cellulare sia l'oggetto effettivamente più indossato e pertanto abbiamo nuovi scenari su cui lavorare.

A parte le battute il cellulare può essere utilizzato come "ponte" verso l'esterno, ha interfacce (BT,infrarossi, GSM,GPRS,GPS) che permettono di ricevere e trasmettere informazioni nella Body Area , nella Home Area fino alla rete geografica WLan è una tecnologia un po' ingombrante ma d'altra parte può venire molto utile. 

Altre esperienze, abbastanza invasive quali; bracciali, dispositivi messi nei tacchi delle scarpe, dispositivi al collo o pendagli e quant'altro, per monitorare gli anziani all'interno di case di riposo allo scopo di evitare la fuga o comunque monitorare gli spostamenti, hanno portato in generale a risultati sempre abbastanza scarsi. 
Oggi, con l'utilizzo della tecnologia RFID usata come sistema di identificazione si sta facendo un passo in avanti.

Con l'utilizzo di piccolissime etichette, (delle dimensioni di una etichetta da maglione) che possono essere inserite all'interno di qualsiasi capo di abbigliamento, si può ottenere il monitoraggio dell'ospite al passaggio dei varchi pericolosi così come nello stesso tempo può essere gestita la logistica della biancheria per la corretta gestione della lavanderia

Questa tecnologia che si sta sviluppando tantissimo nel settore industriale permetterà di avere a breve, prodotti sempre meno costosi e sempre più potenti dal punto di vista della capacità di memorizzazione dei dati raccolti e della portata.

Per continuare, nello scenario delle tecnologie in evoluzione nella Body Area troviamo tutte quelle soluzioni (come vedete nell'immagine) da indossare, quindi dispositivi che in questo caso devono essere messi "a bordo" della persona, o in un taschino, alla cinta, al polso, all'avambraccio e così via.
Questi sono sistemi di monitoraggio dei parametri vitali fondamentali: movimento, postura, caduta, temperatura corporea, pulsazioni, sudorazione ecc. Le esperienze in questo settore sono ormai abbastanza collaudate ed affidabili.

La tendenza sarà sempre più di avere delle tecnologie che diventino pro-attive, cioè tecnologie che ci aiutino a raccogliere uno stato o un insieme di stati dell'utente. 

Facciamo un esempio; la perdita di conoscenza per un malore, non permette di poter attivare volontariamente un allarme. Tecnologie di questo tipo ci aiutano invece a raccogliere nella "Body Area" quella che sarà una segnalazione di anomalia. 

Ma dalla Body Area dobbiamo uscire verso l'esterno, come? Attraverso la tecnologia di comunicazione, che ci portiamo sempre con noi "il cellulare", questo strumento avrà sicuramente delle evoluzioni importanti anche in questo senso in quanto è il mezzo di comunicazione per eccellenza per la voce e le immagini ed è già pronto per trasmettere informazioni legate agli eventi che sono raccolti dai dispositivi della BodyArea per potere attivare immediatamente i soccorsi o dare delle informazioni di tendenza in aiuto alla prevenzione.

Soluzioni pertanto sempre meno invasive, sempre più flessibili, semplici da utilizzare ed a prezzi contenuti (oggi il mercato della telefonia è a prezzi più che sostenibili).

Grazie.

 

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