La formazione a distanza per gli studenti disabili motori gravi: l'esperienza del Politecnico di Torino

 

Relatori:
Ing. Roberto Bertonasco
Ing. Isabella Signorile
- (Ce.Te.M. - Politecnico Torino)    [ * ]

 


ABSTRACT

L’impegno dell’Università nei confronti dei disabili non dev’essere rivolto solamente alla direzione dell’abbattimento delle barriere architettoniche e del riconoscimento di agevolazioni economiche, ma anche alla direzione di un sostegno diretto alla persona attraverso azioni concrete destinate progressivamente ad arricchirsi ed affinarsi.

Il principio di fondo su cui questo progetto dovrebbe fondarsi è che l’integrazione dei disabili in ambito universitario si pone innanzitutto come un problema di diritto e di civiltà. Per il principio delle pari opportunità che è stato e continua ad essere oggi un argomento di discussione e confronto, tutti devono essere messi in grado di realizzare se stessi secondo le proprie potenzialità, questo vale per l’uomo quanto per la donna, per un normodotato quanto per un disabile. 

La creazione di una nuova cultura della disabilità parte anche dalle Università, dove le persone si formano professionalmente ed umanamente e dove si vivono intense relazioni sociali.

La Corte Costituzionale, con una sentenza del 1987, ha introdotto un nuovo concetto di continuità educativa che ha agevolato e ha permesso di sostenere l'accesso alla scuola secondaria superiore ai disabili più gravi: ciò ha consentito anche maggiori opportunità educative per coloro che avrebbero conseguito il diploma e quindi la possibilità di proseguire negli studi universitari.  Sempre più disabili fisici, motori e sensoriali, conseguono il diploma e si iscrivono all’Università.

Con la legge quadro 104 del 1992 il legislatore italiano ha fissato alcune norme per l’assistenza e l’integrazione delle persone handicappate, in base a tale normativa le Università devono dotarsi di attrezzature tecniche e sussidi didattici nonché di ogni altra forma di ausilio tecnico e programmare interventi adeguati sia ai bisogni della persona sia alla peculiarità del piano di studi individuale. La legge 17/99 ha poi fornito finanziamenti e nuove direttive specifiche agli Atenei. Si tratta quindi solo di attuare il diritto allo studio di queste persone, di garantire loro niente di più di quello che la legge già prevede ed impone a qualsiasi struttura universitaria.

La realtà attuale però dimostra che la probelmatica è ancora vissuta in modo marginale, gli interventi rivolti ai disabili sono suscitati dall’emergenza o rivolti ai problemi dell’assistenza piuttosto che ad un modello di intervento sperimentale a beneficio di un miglioramento qualitativo e quantitativo dell’intervento formativo universitario.

Sembra evidente che questa cultura della disabilità stenti a progredire, forse anche per l’assenza di cooperazione tra le diverse università, fra le università e le varie associazioni per disabili, fra le università e gli enti per il diritto allo studio. Lo scambio di informazioni, esperienze e procedure stimolerebbe tutti gli Atenei a rendere applicativa la normativa per rispondere in modo adeguato alle esigenze degli studenti disabili nel loro percorso formativo universitario, offrendo loro pari opportunità di formazione, di studio e di ricerca rimuovendo gli ostacoli materiali ed immateriali che si sovrappongono al pieno riconoscimento della persona.

La presenza fisica del disabile negli edifici universitari può essere disagevole anche per motivi indipendenti dalle barriere architettoniche o dalla mancanza di servizi di trasporto (problemi di salute, lontananza del luogo di residenza dalla sede universitaria, esigenze particolari).

La formazione a distanza, per la particolarità del modello formativo (assenza di obblighi di presenza in sede, lezioni frontali sostituite da lezioni videoregistrate, materiale di supporto in formato elettronico, supporto da parte dei docenti e dei tutori via telefono/fax/e-mail, possibilità di espletare tutte le pratiche burocratiche a distanza, possibilità di sostenere gli esami in remoto) offre un’opportunità unica nel suo genere per gli studenti disabili, grazie alla mancanza di vincoli logistici e temporali e all’utilizzo delle nuove tecnologie per la fruizione dei servizi didattici.

Il Ce.Te.M. (Centro per i serivizi Teledidattici e Multimediali) del Politecnico di Torino è nato nel 1997 per gestire le attività e le iniziative legate alla formazione a distanza, in particolare corsi universitari a distanza (in collaborazione col consorzio Nettuno), attività di sperimentazione e laboratori di produzione televisiva e multimediale.

La struttura del progetto si basa su due modalità di insegnamento: quella a distanza, impiegata per le videoconferenze e le lezioni accademiche trasmesse tutti i giorni da RAIDUE e RAISAT-NETTUNO, per il tutoraggio (tramite telefono, video/audio e computer conferenza, Internet, fax, e-mail) e per le esercitazioni (tramite materiale e software multimediale, laboratori virtuali, Internet); e quella tradizionale: colloqui con i docenti e con i tutor, momenti di attività pratiche e seminariali, incontri tra docenti e gruppi di studenti.

Lo studente interessato a seguire corsi a distanza si iscrive regolarmente all’Università e, contemporaneamente, a una “Università virtuale” che mette a disposizione materiali (dispense, videocassette, CD...) per poter seguire i corsi a distanza . 

Quest’organizzazione, insieme alle possibilità offerte da Internet e agli strumenti interattivi resi disponibili dalla tecnologia, permette di venire facilmente incontro alle esigenze di coloro che intendono gestire autonomanente il proprio perscorso di studi, degli studenti lavoratori, dei residenti in località lontane dalla sedi universitarie, dei portatori di handicap.

Per quanto riguarda la categoria degli studenti disabili, nel corso del tempo il Ce.Te.M. ha elaborato una serie di interventi mirati a rendere loro più accessibili i servizi.

Oltre alla possibilità di usufruire dell’esonero totale delle tasse e di essere affiancati da studenti part time, i disabili iscritti, impossibilitati a lasciare il proprio domicilio, possono sostenere gli esami in remoto. Nel settembre del 1999 i Consigli di Settore dei Corsi a Distanza hanno infatti stilato un regolamento che è stato successivamente approvato dalle Facoltà e che permette l’esaminazione dei candidati in remoto, ossia senza che la Commissione esaminatrice e il candidato si trovino fisicamente nello stesso luogo. 

Attualmente sono tre gli studenti iscritti ai corsi a distanza del Politecnico che si avvalgono di questa possibilità:

  • Paolo è iscritto al corso di DUD (Diploma Universitario a Distanza) in Ing. Meccanica dall’anno accademico 1999/200. Lo studente era precedentemente iscritto (dal 1996) all’Università di Padova, ha effettuato il trasferimento presso il nostro Ateneo nel 1999 in seguito ad un incidente stradale che lo ha reso tetraplegico. Residente a Castelfranco Veneto, per le sue precarie condizioni di salute, non può allontanarsi dal proprio domicilio e svolge quindi gli esami in remoto. Finora ha sostenuto 7 esami.

  • Giuseppe è iscritto al corso di Laurea a Distanza in Ing. Informatica dall’anno accademico 2000/2001. Lo studente è affetto da una grave forma di spasticismo. Residente a Ventimiglia è  supportato dal centro SPES di Ventimiglia, un’associazione di familiare e amici volontari che segue i ragazzi handicappati nel loro inserimento lavorativo o nel loro percorso scolastico. Non ha autonomia di movimento nè di parola, ma riesce ad utilizzare, seppur con qualche difficoltà, un PC. Finora ha sostentuo 2 esami.

  • Gianpietro è iscritto al corso di Laure a Distanza in Ing. Informatica dall’anno accademico 2000/2001. Lo studente, iscritto presso il Centro di Ascolto di Scano di Montiferro, è afflitto da neuropatia motoria con plegia agli arti superiori. Finora ha sostenuto 7 esami

Il Ce.Te.M. attua inoltre un servizio di individuazione e acquisizione degli ausili informatici (hardware e software) che possono agevolare lo studente disabile nell’uso del computer, allo scopo di potenziare la comunicazione, in situazioni di difficoltà verbale e grafo-motorio.

Si consideri che per lo studio a distanza è indispensabile l’utilizzo del PC, in quanto il 90% dei servizi sono fruibili in rete.

La postazione personalizzata può essere allestita presso il domicilio dello studente (nel caso in cui sia impossibilitato  a frequentare la struttura, risieda in altra regione, abbia la necessità di sostenere gli esami in remoto), o presso il Politecnico stesso nel caso in cui possa, ed intenda, frequentare la struttura.

La formazione a distanza amplia notevolmente le possibilità di formazione di un disabile, soprattutto se si tratta di una persona con difficoltà a spostarsi da casa o da un ospedale.

Si apre in questo modo un ampio ventaglio di opportunità non solo legate all’ambito didattico, ma anche legate al settore lavorativo. 


[ * ] Per informazioni:

Politecnico di Torino - Ce.Te.M.
 
(Centro per I servizi teledidattici e multimediali)
Via Boggio 71°
10138 Torino
Tel. 011.5646332
Fax 011.5646199


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