ABSTRACT
Le
nuove tecnologie multimediali sono un’enorme occasione per eliminare le
barriere alle informazioni; il concetto stesso di multimedialità ha come
caratteristica intrinseca l’utilizzazione contemporanea di diverse
modalità comunicative (testi, suoni, immagini, animazioni, filmati), in
linea dunque –sembrerebbe – con le necessità derivanti dall’accesso
alle informazioni da parte di persone con disabilità motorie e/o
sensoriali. In realtà questo passaggio è tutt’altro che automatico e,
in assenza della dovuta attenzione alle problematiche relative
all’agibilità delle informazioni, c’è il grave rischio di creare una
nuova forma di barriere realmente handicappanti.
Anche
le piattaforme informatiche utilizzate per la didattica a distanza
prevedono, ovviamente, documenti multimediali e, se non si presta
particolare attenzione, possono risultare inaccessibili a persone con
disabilità. Se le informazioni fornite dal documento multimediale nelle
varie modalità comunicative sono differenti, integrantisi a vicenda ed,
in qualche modo, “complementari”, il documento stesso risulta
gravemente inaccessibile alla comprensione chi non possa fruire di uno
qualsiasi dei “medium”.
L’Università
di Padova, in collaborazione con IBM, ha messo a punto un prodotto idoneo
alla didattica a distanza che tiene conto delle caratteristiche necessarie
ad assicurare la fruibilità da parte di persone con disabilità, in
particolare visive e motorie.