Seminario
“Accessibilità a internet: quello che si deve, si può e si vuole fare”

 

Antonio De Vanna - A.I.P.A.

"Accessibilità: i principi e le regole"


L’esperienza in Autorità

Circa due anni or sono l’Autorità iniziò ad approfondire il tema  dell’accessibilità, dei disabili e del loro rapporto con le tecnologie informatiche.
Fu richiesta un’audizione, affinché  l’Autorità imponesse che i siti web della pubblica amministrazione fossero conformi alle raccomandazioni del W3C, soprattutto in caso di nuove realizzazioni di siti.

 

I temi emergenti

  • Era lo stesso periodo in cui l’Asphi, da parte sua, coglieva ogni occasione per intrattenere ora l’uno, ora l’altro dirigente dell’Autorità sul superamento delle barriere comunicative e l'uso dell'informatica per creare nuovi processi che potevano favorire i disabili.

  • Da più parti si sentiva affermare che il sito web, strumento per avvicinare l’informazione all’utente, rischiava di diventare un mezzo con il quale sarebbe potuto aumentare il distacco dell’informazione dall’utente nel caso di utenti disabili, se non si fossero considerati  nello sviluppo tecnologico gli strumenti assistivi ed il requisito dell’accessibilità.

  • Erano le premesse per affrontare un tema di grande rilevanza per i profili di civiltà e di efficienza ad esso sottesi, nella consapevolezza che si trattava di un problema di grande complessità la cui soluzione si sarebbe dovuta fondare sui principi di:

    • Sensibilità  per tutti i tipi di disabilità: fisiche e cognitive;

    • Pari opportunità di impiego, perché la formazione e l’addestramento dei disabili all’informatica e quindi la riqualificazione di personale pubblico disabile presentava  grossi margini di recupero d’efficienza;

    • Utilizzo di risorse umane appartenenti alle categorie disabili in applicazioni di telelavoro, protocollo informatico, care center, ecc

 

La strategia dell’Autorità

  • ll gruppo di lavoro

Istituito il 26 settembre 2000, il gruppo di lavoro ha raccolto, oltre ai firmatari della petizione, anche altri esperti di tecnologie assistive insieme a rappresentanti delle pubbliche amministrazioni e del mondo accademico, creando un gruppo di lavoro eterogeneo, di grande cultura, di alta professionalità, di notevole completezza e di grande capacità d’iniziativa.

  • I finanziamenti

circa 380 milioni necessari per approfondimenti mirati, corsi e rilevazioni

 

Le linee d’intervento dell’Autorità

  • Inserimento nei processi interni dell’Autorità relativi all’espletamento delle sue funzioni istituzionali di  elementi di promozione e valutazione sull’accessibilità dei sistemi

  • Contributi al gruppo di lavoro incaricato di definire le regole tecniche del telelavoro

  • Piano di formazione per specialisti informatici, incaricati di sviluppare o gestire i sistemi delle pubbliche amministrazioni, e per dipendenti pubblici  disabili, quali utenti di sistemi informatizzati

  • Assistenza e comunicazione

 

Le regole dell’Autorità

Linee strategiche

Diramate nel febbraio 2001 alle amministrazioni, contengono l’invito ad agire sia al proprio interno, per garantire l’integrazione delle persone disabili, che all’esterno, per assicurare adeguata accessibilità e fruibilità dei servizi a tutti i cittadini. L’intervento raccomandato alle amministrazioni riguarda non solo i siti web ma tutti i sistemi informatici, secondo un percorso che prevede:

  • valutazione dell’impatto organizzativo
  • formazione degli specialisti
  • formazione per i dipendenti disabili
  • adeguamento delle tecnologie e delle applicazioni esistenti

Telelavoro

I progetti di telelavoro devono specificare: (deliberazione n. 16 del 31 maggio 2001) Art. 6

  • Accessibilità della strumentazione al personale disabile
    • Nel predisporre le infrastrutture informatiche e telematiche dirette al telelavoro, si dovrà prevedere che i terminali, i programmi applicativi sul lato server e sul lato client, la documentazione degli strumenti e dei servizi, le procedure di identificazione e di connessione alla rete e quant’altro necessario all’attività di telelavoro siano accessibili alle persone con disabilità motoria e sensoriale, cioè siano compatibili con le soluzioni tecniche e con gli ausili disponibili per mettere tali persone in condizioni di poter utilizzare la strumentazione informatica.
  • il CD sulla progettazione di siti accessibili
    • E’ stata effettuata un'estensione del piano di studio dei corsi della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, destinati a circa 800 programmatori e gestori dei siti web della PA, con un modulo sugli aspetti dell’accessibilità.
    • Il modulo è stato anche realizzato su CD. Un'edizione sperimentale dello stesso è stata erogata nella prima quindicina di giugno 2001 ad un gruppo di venti specialisti.
      Ad oggi sono stati distribuiti circa 10.000 copie del CD.

  • La circolare n. 32 del 6 settembre 2001: i punti principali
    • Accessibilità dei sistemi informatici come espressione della progettazione universale e di un’elevata qualità ed usabilità del software

    • Sensibilità di principio per tutte le disabilità, in particolare per quelle visive e motorie che risultano le più diffuse

    • Raccomandazione, in via prioritaria, per interventi sulle interfacce utente, ma anche invito a  riconsiderare l’intera architettura dei sistemi informatici

    • Definizione e regole “strumentali” di accessibilità basate sulle linee guida del progetto WAI del W3C

  • accessibilità strumentale (1)
    • Si considera accessibile un sito che non ostacoli l'orientamento, la navigazione, la lettura di pagine e documenti, lo scaricamento di file e l'interazione con form o quant'altro richieda introduzione di dati e gestione di comandi, quando tali operazioni siano eseguite da una persona sufficientemente addestrata nell'uso di una postazione di lavoro dotata di strumenti di tecnologia assistiva adeguati al tipo di disabilità

  • accessibilità strumentale (2)
    • Si considera accessibile un'applicazione informatica dotata di un'interfaccia utente che non presenti difficoltà di lettura del contenuto di tutte le finestre visualizzabili sullo schermo, controllo dell'inserimento di dati e dell'interazione con elementi o oggetti dell'interfaccia (menu orizzontali o a tendina, bottoni, campi di editing, check box, radio box, ecc.), quando tali operazioni siano eseguite da una persona sufficientemente addestrata nell'uso di una postazione di lavoro, con una configurazione dotata di strumenti di tecnologia assistiva adeguati al tipo di disabilità

  • strumenti per facilitare la realizzazione di siti accessibili
    • Definizione di modelli di siti  per facilitare lo sviluppo di siti accessibili anche da parte dei soggetti pubblici dotati di minori risorse

    • Studio sui “sistemi autore” e di “validazione”  utilizzati per generare i siti web e per validarne l’accessibilità

    • Elaborazione di un linguaggio di Pattern da utilizzare nella realizzazione di siti web pubblici, sempre allo scopo di facilitarne la realizzazione

 

L’impatto sulle amministrazioni

  • Lento, ma indiscutibile, effettivo adeguamento dei sistemi web all’accessibilità (Portale nazionale del cittadino, Governo, Inps, Superabile, Pubbliaccesso)

  • Positiva la crescita culturale, l’assimilazione del principio dell’accessibilità ad ogni livello: anche a livello di governo (direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 maggio 2005 Direttiva per la conoscenza e l'uso del dominio internet ".gov.it" e l'efficace interazione del portale nazionale "italia.gov.it" con le pubbliche amministrazioni e le loro diramazioni territoriali)

 

I candidati a “siti di qualità”

 

Conclusione

In attesa di norme più cogenti, occorre, comunque, perseverare nell’azione sin qui svolta, presidiando gli spazi che si sono aperti, sfruttando l’onda della sensibilizzazione, dell’attualità del problema e, perché no, del 2003 anno europeo del disabile e della presidenza italiana alla UE durante il secondo semestre del 2003

 

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