NAMING: MODULO INFORMATICO
PER LA VALUTAZIONE DEI PROCESSI DI RIEVOCAZIONE.

 

a cura di
Dionigi Ioghà, Mariagrazia Bonfoco, Enrica Guarnaschelli

In tutti i processi che coinvolgono la comunicazione, il lessico svolge un ruolo molto importante sia in entrata come componente della comprensione, che in uscita come componente del parlato, veicolo di trasmissione del nostro pensiero.

Diverse difficoltà collegate alla lettura e alla scrittura vengono risolte ( almeno parzialmente) attraverso l'accesso al lessico nelle sue diverse forme: esemplificazione ortografica, raccolta di significati e associazioni.

Non è quindi infrequente che durante una consultazione per disturbi di apprendimento, il soggetto venga sottoposte a prove che cercano di analizzare il lessico.

Le prove solite possono essere raggruppate in due categorie: quelle che investigano sul lessico in entrata (alla nominazione corrisponde un segnale di riconoscimento attraverso la indicazione della forma grafica corrispondente); quelle che misurano il lessico in uscita (solitamente indicate come prove di nominazione).

La somministrazione solitamente utilizzata evidenzia solo la capacità del soggetto di dare una risposta esatta e il tipo di errore prodotto eventualmente.

La valutazione si basa sul numero di errori commessi dal soggetto e sulla frequenza di questi nell'ambito di elementi ad alta frequenza di uso o bassa frequenza ( alcuni autori preferiscono definire le due categorie come 'ad alta o bassa referenzialità').

Parallelamente nelle prove in uscita, in cui si ha una produzione verbale, viene inserita anche una valutazione della componente fonologica, che ci fornisce ulteriori informazioni.

Nella nostra pratica ci è capitato con una certa frequenza di incontrare soggetti che presentavano una difficoltà a definire l'oggetto presentato, pur mostrando di conoscerlo bene. Si assisteva ad una sorta di anomia, risolta o attraverso l'uso di descrizioni o segnalando la consapevolezza della conoscenza con frasi di attesa e segnali di rinvio della produzione.

Pur offrendo un notevole supporto alla diagnosi, queste analisi non davano informazioni misurate sulla efficienza del sistema. Molti comportamenti scolastici richiedono non solo una correttezza di esecuzione, ma anche un tempo massimo entro cui il comportamento va realizzato. Un soggetto che legge correttamente una parola ogni 5 secondi ha una prestazione inefficace rispetto all'apprendimento.

Ci siamo posti quindi il problema di misurare il tempo intercorrente tra la somministrazione di uno stimolo e la produzione della risposta. Questo tempo è composto da un periodo necessario per la esplorazione dell'oggetto o del disegno, un tempo necessario per il suo riconoscimento, un tempo per la programmazione della risposta sia come contenuto che come articolazione.

La soluzione trovata da noi utilizza un supporto informatico che presenta a schermo delle immagini al tratto in bianco e nero, registra la risposta e permette una precisa misurazione in millisecondi tra il momento di comparsa dell'immagine e il punto di attacco tra il silenzio e l'inizio della fonazione. Questa forma di rilevazione risolve, rispetto ai microfoni-interruttori, lo scarto di tempo esistente tra le parole con inizio consonantico e vocalico, senza la necessità di dover compensare arbitrariamente questo tempo in base a rilevazioni medie.

I primi risultati su campioni diversi ha confermato che

  1. il tempo di risposta è inversamente proporzionale alla efficienza della competenza.

  2. c'è un limite di tempo oltre cui l'allungarsi del tempo di latenza non differenzia livelli di competenza diversi

  3. i disegni, come la parole hanno una diversa facilità di riconoscimento e tale diversità non è correlata con la frequenza d'uso della parola né con la sua complessità ortografica e fonetica.

Le immagini rispondo a criteri autonomi per essere più o meno facilmente riconosciute.


Per informazioni:

ASL Pavia Azienda Sanitaria Locale di Pavia
Unità Operativa di Neuropsichiatria dell'infanzia e della Adolescenza
V.le Indipendenza 3
27100 PAVIA

 


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